Tutto sul nome CASSANDRA ROSA

Significato, origine, storia.

Cassandra è un nome di origine greca che significa "dominatrice degli uomini". Deriva dal greco Kασσαδραγα, un femminile dell'aggettivo κεναζωρος che significa "sollevatore di spiriti" o "domatore di uomini". Secondo la mitologia greca, Cassandra era una principessa troiana dotata del dono della profezia ma maledetta dal fatto che nessuno le avrebbe mai creduto. Il suo nome è diventato quindi sinonimo di profetessa sfortunata.

Il nome Cassandra è stato portato da diverse figure storiche e letterarie nel corso dei secoli. Tra queste, la più famosa è probabilmente Cassandra di Troia, la figlia del re Priamo e della regina Ecuba, che secondo la leggenda sarebbe stata maledetta dal dio Apollo a causa del suo rifiuto di concedersi a lui. In seguito, Apollo le concesse il dono della profezia come forma di espiazione, ma la maledisse allo stesso tempo rendendola incapace di essere creduta da chiunque.

Il nome Cassandra è stato anche portato da diverse altre figure storiche e letterarie, tra cui Cassandra de La Tour d'Auvergne, una nobildonna francese del XVII secolo nota per la sua bellezza e intelligenza, e Cassandra Fawcett, una scrittrice inglese del XIX secolo autrice di romanzi e poesie.

In Italia, il nome Cassandra è relativamente poco diffuso ma non raro. Secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Statistica, nel 2019 erano presenti in Italia circa 3.500 persone con questo nome. Il nome Cassandra è stato spesso scelto per la sua eleganza e il suo significato simbolico legato alla figura della profetessa sfortunata.

In sintesi, Cassandra è un nome di origine greca che significa "dominatrice degli uomini" e che deriva dal greco Kασσαδραγα. La sua storia è legata alla figura della principessa troiana Cassandra, maledetta dal dio Apollo con il dono della profezia ma anche con l'impossibilità di essere creduta da chic

Vedi anche

Greco
Grecia

Popolarità del nome CASSANDRA ROSA dal 1999.

Numero di nascite per anno dal 1999.

Il nome Cassandra Rosa è stato utilizzato solo una volta in Italia nel 2022, con un totale di 1 nascita complessiva nel paese.